Oggi è la Giornata internazionale per i diritti dei Minorenni, di Andrea R. Catizone

Questa è l’occasione per ripensare ad un Welfare e ad uno sviluppo sostenibile in cui gli interessi ed i diritti dei minorenni sono sovrani perché il loro riconoscimento, il loro rispetto e soprattutto la loro applicazione sono un segno evidente di una società che possa dirsi realmente civile e moderna. 


Il 20 novembre è la giornata internazionale per i diritti dei Minorenni istituita dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel 1948, Convention on the Rigths of the Child , e ratificata dal nostro Paese con la legge del 27 maggio 1991 n. 176. Oggi sono 196 i Paesi che l’hanno firmata e ratificata, la più firmata tra le Convenzioni, e nei quali dunque i diritti dei minorenni sono divenuti veri e propri diritti umani e dunque sovraordinati allo stesso ordinamento che deve riconoscerli e consentire che siano applicati e tutelati. Si spera che con la presidenza Biden- Harris anche gli Stati Uniti oltre a firmarla la ratifichino.

La Convenzione ha introdotto una vera e propria rivoluzione nell’ambito dei diritti dei minorenni, in quanto cambia il paradigma, la concezione e le modalità di svolgimento del rapporto tra minorenni e il mondo degli adulti. A partire da quella data storica i minorenni diventano titolari essi stessi di diritti e gli adulti di riferimento sono chiamati a rispettare l’insieme di questi diritti e ad applicarli nel pieno interesse del minorenne. I primi 41 dei 54 articoli hanno il compito di tracciare senza timidezze un nuovo statuto giuridico dei minorenni indicando la serie di diritti civili, culturali, economici e anche politici di cui godono le bambine ed i bambini di tutto il mondo, nessuno escluso. Ad essi vanno aggiunti i diritti introdotti dai Protocolli approvati durante gli anni 2000 e 2011 dedicati allo sfruttamento sessuale ed alla condizione dei bambini nei luoghi di conflitto armato.

La Convenzione è un documento giuridico che si fonda su quattro principi che ne costituiscono i pilastri essenziali:
- Art. 2 Principio delle non discriminazione: gli Stati devono garantire i diritti enunciati in Convenzione a tutti i fanciulli senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua e religione, opinione politica, della loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria e predispongono gli strumenti affinchè tali diritti siano applicati;
- Art. 3 Principio del Superiore Interesse del Minore: la preminenza degli interessi del minore, siano essi morali che materiali o di altro genere, deve essere il faro che guida le azioni degli organi o dei soggetti che agiscono per il minore;
- Art. 6 Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo;
- Art. 12 Diritto all’ascolto del minore che si esprime non solo nella possibilità per il minore di poter esprimere le proprie opinioni, ma anche di essere ascoltato nelle decisioni che lo riguardano in ogni procedura amministrativa o giudiziaria tenendo conto delle sue particolari condizioni personali.

Alla luce delle recenti e drammatiche vicende che hanno scosso il mondo intero a causa della Pandemia emerge in tutta chiarezza la fragilità della condizione dei minorenni in tutto il pianeta e nel nostro Paese. Gli indicatori mettono in luce i gravi disagi che questo stravolgimento della società ha creato e gli effetti particolarmente negativi riscontrati nelle giovani e giovanissime generazioni.

L’isolamento nelle case, l’assenza dei centri educativi fondamentali, l’insegnamento a distanza, il venir meno di un supporto delle famiglie allargate e della saggezza e serenità dei nonni, l’impossibilità di poter svolgere attività sportive e l’irruzione totalizzante del web e delle modalità di trasferire su piattaforme parte delle attività che usualmente venivano svolte dal vivo hanno generato un effetto moltiplicatore delle conseguenze. Un risultato estremamente negativo amplificato dalla intrinseca difficoltà e impreparazione a governare un fenomeno complesso in cui le debolezze di partenza si sono incrociate e rafforzate le une con le altre.

Quali saranno le conseguenze di tutto questo disagio giovanile per il Paese tra pochi anni a venire? E’ una delle domande alle quali è urgente trovare una risposta nell’immediato perché le Istituzioni e la Politica devono assumersi l’onere di occuparsi seriamente e con una visione complessiva del benessere e dello stato di salute delle generazioni che si stanno formando e che assumeranno, ciascuno per le proprie competenze, un ruolo nella società degli adulti. Qualche segnale di interesse sul tema, si riscontra nelle ultime misure adottate dal Governo in carica, con la previsione dell’assegno universale, come supporto per la maternità che si affianca ad altre misure previste, bonus bebé, bonus asili nido e congedo obbligatorio di paternità.

Una buona base di partenza per dare una risposta immediata e necessaria ai bisogni primari dei minori, ma e purtroppo c’è un ma, non in grado di colmare le lacune accumulate nel corso degli ultimi anni di consolidamento dei servizi che lo Stato deve garantire così come erano stati concepiti in Costituzione e negli anni novanta.

Questa è l’occasione per ripensare ad un Welfare e ad uno sviluppo sostenibile in cui gli interessi ed i diritti dei minorenni sono sovrani perché il loro riconoscimento, il loro rispetto e soprattutto la loro applicazione sono un segno evidente di una società che possa dirsi realmente civile e moderna.

Come ci dimostrano i bambini ed i giovani, non servono grandi gesta o imprese eroiche, serve solo una sincera presa di coscienza che una società delle diseguaglianze è un mondo in cui nessuno doveva crescere e vivere, e che soprattutto ferisce e fa male ai minorenni uno mondo degli adulti che ignori le loro esigenze e i loro bisogni derubricandoli a materia da trattare a data da stabilirsi. No, questo è imperdonabile perché il fattore tempo nella vita di un minorenne incide più che negli altri e le soluzioni, che pure ci sono già, devono essere tradotte in azioni e risorse.

Avv. Andrea R. Catizone

Presidente 

Associazione Family Smile
 

20 novembre 2020