È morto Iginio Ariemma

E' morto Iginio Ariemma un compagno ed amico carissimo, un uomo intelligente e sensibilissimo ai diritti sociali e civili dei lavoratori. 


Lo conobbi personalmente nel lontano 1987 quando fui nominata responsabile nazionale del P.C.I. della sanità, in un periodo difficilissimo in cui imperavano le malversazioni dei famigerati comitati di gestione di nomina politica. Aveva guidato questo settore prima di me e dopo Giovanni Berlinguer. 

Mi fu accanto e mi sostenne nella proposta di eliminare quei comitati di affari, e riuscimmo a far fare in Parlamento una proposta di legge, facendo apporre la firma come primo firmatario ad Achille Occhetto, per abolirli.

Un riformista lucido e colto che partecipo' a tutte le innovazioni politiche del vecchio P.C.I. per portare avanti con coerenza le lotte per i lavoratori e per una società più equa e più giusta.
Conservo ancora il suo biglietto di incoraggiamento quando fui sottosegretaria alla sanità e con il Ministro Veronesi eliminammo i tickets sui farmaci:" Brava avete fatto la cosa giusta".

Il confronto con Iginio era sempre fruttuoso di idee e stimoli per trovare soluzioni al debole Welfare italiano.
La sua lucidità di analisi e proposte si ritrova nel libro uscito all’ inizio di quest’anno presso Ediesse “Perché sono stato comunista”.

La ricerca del comunismo democratico: un libro che cerca attraverso la ricostruzione della sua vita e di quella del partito, le motivazioni di una scelta importante e formativa per se e per la nostra società a cui ha dedicato, con diversi incarichi nel partito, gran parte della sua vita.

Sincero, mai reticente od offensivo ha lavorato con le sue elaborazioni a ripensare una prospettiva nuova e attuale per le forze di sinistra non sacrificando le sue idee, e nemmeno pretendendo accettazioni acritiche. Il gusto del confronto onesto e alla pari, basato sui fatti dell’oggi e le tendenze di prospettiva che intravedeva.
Ciao Iginio sarai sempre nei miei ricordi di una bella stagione di cambiamenti, purtroppo non compiuti fino in fondo.

Grazia Labate

 

17 novembre 2019