La Carta delle Donne. Un’autobiografia femminile

Una storia peculiare del rapporto tra Pci e femminismo. Se ne parlerà in un convegno a Roma il prossimo 23 ottobre. Il confronto è promosso dalla Fondazione Nilde Iotti, dall’Istituto Gramsci e dal Gruppo Carte delle Donne.

 

Il programma

La Carta delle Donne


La Carta delle donne comuniste (vedi testo): costruita da un gruppo, con storie diverse alle spalle. Solo alcune vengono dalla sezione femminile del PCI. La loro soggettività si è rivelata nella battaglia sulla autodeterminazione dell’aborto e nel modo di leggere l’evento di Chernobyl. Hanno intrecciato legami intensi con il femminismo.

In apertura della Carta, scriveranno: “Dalle donne la forza delle donne”. È un gesto “imprevisto” di libertà femminile. La Carta viaggerà incontrando molti interlocutori e provocando discussioni su temi e problemi affrontati dal gruppo. Alcune scelte hanno lasciato un segno profondo come la proposta di legge d’ iniziativa popolare “Le donne cambiano i tempi” e la battaglia per il riequilibrio della rappresentanza, che portò in Parlamento una forte pattuglia di donne arrivando a costituire il 30% del gruppo comunista alla Camera.

La fine del PCI, in crisi da tempo, coincide con la fine di questa esperienza politica.

Tuttavia, proprio le relazioni permetteranno al gruppo della Carta di ritrovarsi dopo più di venti anni, con la volontà di trasformare la memoria di quel gesto in ricchezza per tutte e tutti.

Fonte: cartadelledonne.it

23 ottobre 2015