La Convivenza si costruisce, di Vanda Giuliano e Vaifra Palanca

Il 18 Ottobre, l’assessora alle aree metropolitane di Roma Capitale, Tiziana Biolghini, ha insediato il Tavolo metropolitano della Convivenza, alla presenza del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ma che interessa tutti i 121 comuni dell’area metropolitana. Un appuntamento preparato da alcuni mesi di confronto con tutte le associazioni presenti sul territorio e di dialogo con altre strutture amministrative perché l’obiettivo è quello di avviare un percorso che, attraverso passaggi concreti, porti alla “Città della Convivenza”. 


La Fondazione Nilde Iotti, nei giorni 28 e 29 aprile 2023, ha organizzato una Conferenza dal titolo“L’Italia della Convivenza”per squarciare il clima di odio e di intolleranza che si respira dai discorsi pubblici, dai proclami politici, dall’informazione e dai luoghi comuni che si sentono ripetere ovunque, stigmatizzando la società multiculturale, plurale come è ormai quella italiana. Ma anche per riportare l’attenzione sulla realtà, sulla vita quotidiana di milioni di persone, che con pragmaticità, curiosità, generosità si confrontano, si riconoscono, si aiutano, sconfiggendo la diffidenza e la paura dell’altro, e per sottolineare inoltre la responsabilità ed il ruolo importante delle istituzioni e degli enti locali nel cogliere inevitabili elementi di disagio e proporre soluzioni. La Convivenza si costruisce.

Traendo ispirazione da questa Conferenza, il 18 Ottobre, l’assessora alle aree metropolitane di Roma Capitale, Tiziana Biolghini, ha insediato il Tavolo metropolitano della Convivenza, alla presenza del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ma che interessa tutti i 121 comuni dell’area metropolitana. Un appuntamento preparato da alcuni mesi di confronto con tutte le associazioni presenti sul territorio e di dialogo con altre strutture amministrative perché l’obiettivo è quello di avviare un percorso che, attraverso passaggi concreti, porti alla “Città della Convivenza” che dia spazio a ciascuno nella sua diversità e unicità, che miri al bene comune dando un valido supporto soprattutto alle categorie più fragili, con le quali, e non per le quali, si è chiamati a profondere il massimo impegno in vista di una società davvero inclusiva”. Un nuovo percorso, ha aggiunto l’assessora, che vuole comunque fare tesoro delle “buone pratiche che già vivono sul territorio,quei successi che devono rappresentare il nostro viatico nel percorso di valorizzazione sociale ed umana che ci attende”.

I temi sui quali indirizzare l’attenzione sono molti e ciascuno richiede conoscenze e modalità di intervento diversi. Per questo sono stati individuati, attraverso la consultazione del tavolo preparatorio, 8 gruppi di lavoro, che presto si riuniranno, che sono, per il momento: Istruzione e cultura, Accesso ai servizi della P.A., Lavoro e diritto all’abitare, Sport, Comunicazione, Donne, minori e comunità LGBTIAQ+, Centri di accoglienza, Partecipazione civica e politica.

L’incontro, molto partecipato anche da parte di associazioni di immigrati, si è tenuto a Palazzo Valentini nella sala Di Liegro, sotto la cui immagine sono intervenuti, oltre all’assessore Tiziana Biolghini e Roberto Gualtieri , l’on.le Pietro Bartolo, europarlamentare, ex medico di Lampedusa, e Livia Turco.  Pietro Bartolo ha sottolineato l’importanza di questo progetto che mira a mettere insieme culture diverse e si è detto convinto che riuscirà nel suo intento in quanto siamo tutti frutto di interazione di popoli che si sono incontrati , si sono fusi e hanno dato vita a civiltà meravigliose. Le migrazioni, ha aggiunto, sono fenomeni naturali, non si possono fermare, basta considerare i disagi, di cui è stato diretto testimone, che le persone incontrano pur di poter partire, pertanto vanno governate “con intelligenza e con amore” e le persone vanno valorizzate. 

Livia Turco ha rilanciato il messaggio della Conferenza, richiamando il concetto che “le persone immigrate non sono un pezzo a sè stante della società, ma sono parte integrante della popolazione. Dobbiamo superare l’idea dello stare gli uni accanto agli altri senza fare la fatica di conoscerci e riconoscerci nello stare insieme.” Ha apprezzato molto il coraggio dell’assessora Biolghini nel voler testardamente avviare questo percorso di “Convivenza” ed ha sottolineato l’importanza che ciò avvenga in una città come Roma e nella sua area metropolitana, perchè costituisce uno stimolo ed un esempio per altre realtà territoriali. Ha lanciato inoltre l’idea di organizzare ogni anno una Conferenza sulla Convivenza dando voce e visiblità alle tante esperienze che esistono anche negli angoli più remoti del Paese, perché questo paese ha aggiunto “ha una profonda cultura dei diritti come ha dimostrato la ribellione dei medici che in passato non hanno accettato di sottoporsi alla direttiva che imponeva loro di denunciare gli immigrati irregolari che si sottoponevano alle loro cure, oltre ad un grande patrimonio  di risorse umane costituite dal volontariato religioso e laico, da associazioni di immigrati e per gli immigrati, da singoli cittadini che mettono a disposizione degli altri il loro tempo e le loro competenze, come ad esempio i tutori dei minori non accompagnati, che insieme, giorno per giorno, realizzano la Società della Convivenza.

Vanda Giuliano e Vaifra Palanca