Oriana Fallaci - Corriere della Sera, 30 dicembre 1962
a cura di:
Claudia Giurintano
e
Francesca Russo
Sessantacinque costituzionaliste hanno scritto ai presidenti di Camera e Senato per sottolineare come delle 21 posizioni disponibili nei diversi organi istituzionali, il Parlamento ha eletto solo uomini.
"Come costituzionaliste italiane, desideriamo esprimerVi il nostro stupore e le nostre preoccupazioni di fronte a questa decisione, adottata in aperta violazione dell’art. 51 della Costituzione, che assicura a uomini e donne il diritto di accedere in condizioni di uguaglianza agli uffici pubblici e che, a tal fine, affida alla Repubblica il compito di adottare appositi provvedimenti".
I corpi della donna e del bambino ritrovati di fronte alla costa della Libia mi urlano nel cuore dolore, rabbia, indignazione; mi urlano il dovere di reagire. Il dovere di chiedere a me stessa e alle altre donne di trovare le parole, i gesti, la forza per rompere le catene della paura entro cui la politica dei porti chiusi e dei confini spinati di Salvini e del suo governo ci vuole incarcerare.
Un bellissimo ricordo di una giornata passata insieme!
La raccolta delle reòazioni che si sono svolte nel convegno.
Grazie a tutte e tutti!
Una piramide rovesciata! Questa è l’immagine che, più di tutte, sintetizza la progressiva disuguaglianza generazionale nel nostro Paese. Secondo Eurostat, l’età media degli italiani salirà dai 44,8 anni del 2015 ai 52,8 del 2050 fino ai 53,2 del 2080.
A incidere sono il calo progressivo delle nascite e l’aumento dell’aspettativa di vita. Se teniamo conto dei flussi migratori restiamo al di sotto dei 50 anni: 44,7 nel 2017, 47,8 nel 2050 e 48,9 del 2080.
C’è una voce che più di tutte colpisce e che si è levata nella tragedia internazionale, non ancora risolta, compiuta in una delle democrazie più imitate in cui si è brutalmente deciso di separare i figli dai loro genitori ed è quella di Melaina Trump.
Il 19 giugno del 2008 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 1820 con la quale ha condannato la violenza sessuale come una tattica di guerra ed un impedimento alla ricostruzione della pace e l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 19 giugno di ogni anno giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sessuale durante i conflitti.
Art. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso], di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Buongiorno a tutte e a tutti. Vi ringrazio molto per l'invito a partecipare a questa occasione di discussione, confronto e apprendimento reciproco. Come ricercatrice ma, soprattutto, come cittadina sono onorata di poter dare il mio contributo a questa giornata.
ANCI anche per il 2018 (marzo) ha dedicato una ricerca all’analisi della rappresentanza di genere nelle amministrazioni comunali italiane. L’analisi prende in considerazione gli archivi storici del Ministero degli Interni relativi al periodo 1986-2017. Da tali archivi si sono estrapolati i dati relativi ai sindaci e agli assessori per ciascuno dei 32 anni del periodo considerato.
Ecco l’analisi dell’Anci presentata in occasione del convegno “Le donne e le sfide della democrazia” presentata dalla presidente della Commissione Nazionale Pari Opportunità dell'Anci Simona Lembi.
Viviamo un profondo cambiamento del nostro sistema politico, del modo di essere dei partiti, della rappresentanza politica, un cambiamento profondo nella concezione e nel sentimento della identità nazionale. Si tratta di un processo europeo e che coinvolge tutto l’occidente ma che vede ancora una volta l’Italia protagonista di uno scenario inedito con la nascita del governo cosiddetto giallo–verde nato dal convergere di due forme di sovranismo e di populismo che si è tradotto nel Contratto di Governo.
La democrazia europea non si fonda sulle stesse basi delle democrazie nazionali. La diversità del sistema istituzionale in vigore nell'Unione europea (nonché l'esistenza di Istituzioni che adempiono funzioni diverse da quelle vigenti negli Stati nazionali) spiega perché il principio della separazione dei poteri descritto da Montesquieu (e applicato nella quasi-totalità dei regimi costituzionali nazionali) non è applicato in seno all'Unione europea.
Grazie Marisa Malagodi Togliatti, ringrazio Livia Turco per avermi 'costretto' a questa impegnativa lettura nei giorni cruciali della nascita del governo, ma poi proprio questa coincidenza è stata importante, lo dirò alla fine. Il volume è una raccolta di saggi, studi ponderosi con molti meriti, intanto quello di entrare in profondità nel rapporto anzi nell'apporto delle costituenti al testo della Carta. Che madri costituenti speciali sono state. Uscivano dalla guerra, quella guerra in cui per la prima volta nella storia moderna entrano in scena le donne. Per non uscirne mai più.
A pochi giorni dalla Festa della Repubblica che ha celebrato l'anniversario della Costituzione italiana, e dalle recenti polemiche sulle garanzie costituzionali, la Fondazione Nilde Iotti organizza un convegno 'Le donne e le nuove sfide della democrazia', che si terrà a Roma l'8 giugno al Tempio di Adriano.
In Italia l’immigrazione femminile rappresenta circa la metà della popolazione immigrata e i primi flussi risalgono ai primi anni Sessanta del secolo scorso. In quel periodo i flussi migratori provenivano da territori interessati dai rapporti coloniali con l’Italia, ovvero dall’Etiopia, Eritrea e Somalia e/o per ragione religiosa, come è il caso delle donne arrivate da Capo Verde, seguite dalle Filippine e dalle donne del Sud America. Sono donne che si inseriscono nel lavoro presso le famiglie, a tempo pieno e per un periodo non definito.
L'inaugurazione delll'intestazione nel comune in Provincia di Pisa in occasione della Festa delle Repubblica
Oriana Fallaci - Corriere della Sera, 30 dicembre 1962
a cura di:
Claudia Giurintano
e
Francesca Russo
La Fondazione NILDE IOTTI organizza la conferenza nazionale "L'ITALIA DELLA CONVIVENZA" il 28 e 29 APRILE 2023
presso il TEATRO ROSSINI in VIA DI SANTA CHIARA 14 a ROMA
Per accreditarsi scrivere a info@fondazionenildeiotti.it entro giovedì 27 aprile 2023.