Cara Nilde. Perché rimani importante per noi

Molte di noi che con te hanno lavorato nell’allora PCI e nelle istituzioni, nel Parlamento, non possono dimenticare il delicato periodo che coincise con le tue dimissioni dalle cariche istituzionali a cui segui il ricovero in clinica, e tu non cessasti mai di tenerti in contatto con alcuni dei tuoi colleghi e amici di sempre. 


Cara Nilde sono passati 23 anni dalla tua scomparsa, ma tu rimani importante per noi , nei nostri cuori, nelle nostre menti, nelle attività politiche e sociali che abbiamo condotto dopo di te e in tuo nome, con la nostra Fondazione a te dedicata.

Molte di noi che con te hanno lavorato nell’allora PCI e nelle istituzioni, nel Parlamento, non possono dimenticare il delicato periodo che coincise con le tue dimissioni dalle cariche istituzionali a cui segui il ricovero in clinica, e tu non cessasti mai di tenerti in contatto con alcuni dei tuoi colleghi e amici di sempre. Tra questi ci fu Walter Veltroni, all’epoca segretario dei Democratici di sinistra, che non mancò di tenerci sempre informate sulla tua salute e su come stavi vivendo quel duro periodo.

Una delle tue ultime lettere la indirizzasti proprio a lui, in risposta al saluto e agli auguri che Walter ti aveva rivolto subito dopo il tuo addio alla Camera. Ci sono rimaste in mente scolpite perché dicono la tenacia di una combattente che non molla mai, neanche difronte a condizioni difficilissime in cui versava la tua salute. Speravi di riuscire ad abbracciarci tutte e tutti, ma non fu così. Tu, la combattente della Resistenza, la parlamentare della Costituente, una delle madri della nostra Repubblica, la prima donna nella storia della Repubblica italiana ad aver ricoperto il ruolo di presidente della Camera, venisti a mancare il 4 dicembre 1999.

Non dimenticherò mai il 18 novembre 1999, il lunghissimo applauso dell’aula di Montecitorio quando furono annunciate le tue dimissioni da ogni incarico istituzionale, l’applauso di tutti, deferente e caloroso al riconoscimento della tua figura alta e prestigiosa. Leonilde, detta Nilde Iotti è stata molte cose: principalmente partigiana, femminista, ma soprattutto prima donna a ricoprire una delle cariche più alte dello Stato, la Presidenza della Camera dei Deputati, per ben 13 anni.

Fortemente osteggiata anche dal suo stesso partito, il PCI, per la sua relazione con Palmiro Togliatti, fiera ed indomita è andata avanti, caparbia e tenace, fedele ai suoi sentimenti, sfidando i tempi, le convenzioni, il moralismo bacchettone, le ipocrisie. Tutto questo sei stata per noi, donne e compagne del secolo scorso, tutto questo rivivi con la nostra Fondazione nell’opera che abbiamo portato avanti in tutti questi anni.

Ci hai ispirato, anche dopo la tua morte, a metterla in piedi chiamando le migliori energie del nostro partito, allargandola alla partecipazione di molte altre donne, amiche e compagne di una lunga storia istituzionale e politica, penso alla nostra cara ed instancabile Rosa Russo Jervolino, e a molte altre donne, competenti, scienziate, filosofe, storiche giuriste, economiste che nel nostro comitato scientifico ci hanno accompagnato nel lungo cammino della Fondazione che porta il tuo nome.

Pochissime risorse economiche, tanto lavoro volontario, tante idee, passione e tenacia di Livia Turco, la nostra Presidenta che ci ha condotte fin qui, con convegni, raccordo continuo con i territori, con tutte le donne, impegnate nei comuni, nelle regioni, in Parlamento, documentari, opere teatrali, e film sulla tua vita, abbiamo lavorato ad arrivare al centenario della tua nascita, facendoti rivivere con tutto il rigore storico scientifico e la grandezza che la tua figura reca con se nella storia delle donne e del nostro paese.

Ti abbiamo portato in giro per tutta l’Italia. Nelle scuole, nelle istituzioni decentrate, nelle Università, nei luoghi di lavoro, abbiamo preteso che piazze, giardini strade fossero a te intitolate. Abbiamo voluto e vogliamo che il tuo ricordo resti vivido e nitido soprattutto nelle giovani generazioni di ragazze, perché comprendano quanto è ancora dura la conquista della loro affermazione e del loro riconoscimento identitario in una società difficile, in cui il maschilismo ed il sessismo non abbandonano il campo del dominio e del potere sulle donne. L'ultimo film, in ordine di tempo, è il film di Peter Marcias recentemente presentato al Festival di Venezia: Nilde Iotti, il tempo delle donne. Il film è una ricostruzione della vita di Nilde attraverso i ricordi e le osservazioni di molti personaggi della vita politica italiana di quegli anni (Giorgio Napolitano, Sergio Mattarella), ma anche personaggi della cultura, teatro, cinema: Piera Degli Esposti, Cecilia Mangini, Edda Billi e altri.

Paola Cortellesi, protagonista del film, non interpreta Nilde Iotti ma sé stessa, e attraverso un viaggio nei luoghi dell'ex presidente della camera, entra in connessione con la figura di Nilde, con i suoi pensieri e la sua vita. Di documentari sulla vita di Nilde Iotti nel tempo ne sono usciti diversi.

Una docufiction della Rai, Storia di Nilde, è uscita nel 2019, splendida interprete Anna Foglietta, “Con voce di Nilde”, il docufilm di Emanuela Piovano che lo ha presentato al cinema Farnese di Roma lo scorso 28 settembre 2022 con la presenza del presidente dell'Anac Francesco Ranieri Martinotti.
Quanto cammino e quante lotte abbiamo condotto nel Parlamento e nel paese, con te e dopo di te per arrivare fin qui.

Oggi a 23 anni dalla tua scomparsa l’eco delle tue parole quando ti insediasti Presidente della Camera dei deputati riecheggia nella nostra testa e nei nostri cuori perché è sempre vero e sempre valido.

“Io stessa – non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne, che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l'affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita”. [. . . ] Il momento che attraversiamo è drammatico e difficile, non so se ne siamo tutti consapevoli.

La crisi economica, con i suoi preoccupanti aspetti dell'inflazione e della disoccupazione, minaccia il futuro di intere generazioni, soprattutto di giovani e di donne che reclamano una adeguata collocazione nella società, resi più coscienti dei loro diritti dalle grandi battaglie di libertà e di emancipazione che abbiamo condotto in questi decenni. Una guerra nel cuore dell’Europa per la libertà e l’autodeterminazione dei popoli, minaccia l’intero Occidente.

Accanto a ciò milioni di lavoratori sono impegnati ad avanzare nelle loro conquiste, a difendere ed attuare gli strumenti di mediazione e di accordo conquistati che hanno fatto dei conflitti nel mondo del lavoro una componente essenziale della nostra democrazia.

Su Nilde Iotti è stato detto molto, abbiamo sviscerato tutto il suo sapere intellettuale, politico ed umano. Per noi Nilde Iotti è stata e rimarrà una figura carica di umanità e di impegno civile, una dirigente politica che ha dato una spinta decisiva alla battaglia per l'emancipazione delle donne, una delle figure più prestigiose dell'Italia repubblicana. Nilde sarai sempre nei nostri cuori.

Grazia Labate & Co. (le volontarie) della Fondazione Nilde Iotti