Mattarella: “Nilde Iotti, personalità tra le più autorevoli e rappresentative della Repubblica”

Emblematicamente la sua storia personale è intrecciata con quella del movimento per i diritti della donna. L’emancipazione e la liberazione femminile hanno segnato la seconda metà del secolo scorso e contribuito in modo decisivo allo sviluppo della nostra società: Nilde Iotti ne divenne anche un simbolo divenendo, prima donna nella storia repubblicana, Presidente della Camera.


ll Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione in occasione del centesimo anniversario della nascita di Nilde Iotti:

«Cento anni or sono nasceva Nilde Iotti, personalità tra le più autorevoli e rappresentative della Repubblica. Il suo percorso civile e politico reca impressi i caratteri di quella straordinaria crescita democratica, che ha consentito al nostro popolo di liberarsi dal fascismo, di dotarsi di una Costituzione rispettosa degli originari e inviolabili diritti della persona, di progredire nel benessere economico e nella solidarietà sociale.

Nilde Iotti scelse, giovanissima, di partecipare alla Resistenza. Fu una delle 21 donne elette nell’Assemblea costituente, una delle cinque chiamate nella Commissione dei Settantacinque. A pieno titolo la consideriamo una delle madri della Repubblica, anche perché spese tutta la vita nelle istituzioni per dare piena attuazione ai principi costituzionali e consolidare così legami tra democrazia e società.

Emblematicamente la sua storia personale è intrecciata con quella del movimento per i diritti della donna. L’emancipazione e la liberazione femminile hanno segnato la seconda metà del secolo scorso e contribuito in modo decisivo allo sviluppo della nostra società: Nilde Iotti ne divenne anche un simbolo divenendo, prima donna nella storia repubblicana, Presidente della Camera.

Nei quasi tredici anni di presidenza svolse il suo compito con rigore, con imparzialità, con un forte senso delle istituzioni: questi grandi meriti sono stati da ogni parte riconosciuti e apprezzati. La sua forte passione politica, a cui mai ha rinunciato nella vita del suo partito e nel dibattito pubblico, non ha oscurato in lei la coscienza del bene comune, la piena responsabilità nazionale delle istituzioni democratiche, l’orizzonte europeo che sempre più si mostrava come un cruciale traguardo storico.

Il suo impegno e la sua testimonianza rimangono patrimonio della memoria della Repubblica».

13 aprile 2020