Cenni: “Nilde Iotti, le due dimensioni strategiche del suo impegno: per le donne e per i valori costituzionali”

Pubblichiamo l'intervento integrale svolto in Aula in aula alla Camera dall'on. Susanna Cenni per il gruppo del Partito Democratico in occasione della commemorazione per la ricorrenza dei 20 anni dalla scomparsa di Nilde Iotti.


Due minuti sono davvero poca cosa per commemorare una donna come Nilde Iotti, una signora della repubblica, una madre costituente. Nilde nata a Reggio Emilia nell’aprile del 1920, da una famiglia del popolo, studentessa, partigiana, dirigente politica del PCI, parlamentare ininterrottamente dalla Costituente per 53 anni. Prima donna Presidente della Camera, ruolo che ha svolto per tre mandati, non c’è il tempo per soffermarsi sulle straodinarie iniziative che hanno caratterizzato la sua carriera parlamentare, le sue 164 proposte di legge, i suoi innumerevoli interventi in aula, ma ritengo giusto in questi pochi minuti ricordare oggi, a 20 anni dalla sua scomparsa due dimensioni del suo impegno tuttora stretegiche per la qualità della nostra democrazia.

La prima: il suo impegno per le donne Italiane. La sua modernità, e il suo profondo convincimento, il suo impegno “..vivo in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti, tenaci, si sono aperte la strada verso la loro emancipazione.

Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una
loro pari responsabilita sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita” è una parte del suo discorso di insediamento il 20 giugno del 1979.

Il senso della rappresentanza delle donne Italiane che l’ha vista protagonista nel lavoro di scrittura della nostra carta costituzionale ed in particolare battendosi affinchè si affermasse la piena eguaglianze delle donne nella famiglia, nel lavoro, in ogni ambito sociale…quel “diritto al lavoro senza differenza di sesso”…si batte contro l’introduzione in costituzione della “indissolubllità del matrimonio”..ed eravamo negli anni in cui vigeva il Codice Rocco in questo Paese.

La seconda è la sua profonda convinzione che i valori costituzionali si fanno vivere non solo con la difesa di quel pur straordinariamente moderno dettato delle madri e dei padri costituenti, ma con la messa in campo di una azione riformatrice capace di rendere il Parlamento e le Istituzioni in grado di svolgere a pieno quella funzione di rappresentanza, di guida, di indirizzo. Difesa ed innovazione.

Capacità di leggere i mutamenti sociali, di ascoltare il sentimento del Paese e di provare ad interpretarlo rinnovando la funzione parlamentare, ed anche per questo ha avuto una ragione profonda il suo ruolo di Presidente della commissione per le riforme istituzionali. Ma voglio anche quei riprendere un breve stralcio di un suo discorso, stavolta il suo insediamento nella X legislatura, e il 2 luglio del 1987, parla delle trasformazioni del nostro Paese “..trasformazioni che soprattutto incidono sul rapporto tra cittadino e politica, sul modo stesso di essere della politica, della sua capacità di comprendere e di guidare questi processi di trasformazione e di indirizzarli in senso progressivo per la qualità della vita di tutti i cittadini contrastando con una forte progettualitài fattori che tendono a moltiplicare divisioni e frammentazioni sociali, emarginazioni, solitudini.

Nessuna democrazia puo permettere che questi processi siano governati dalla spontaneità, dallo scontro senza regole e senza responsabilità.”

Nilde Iotti era profondamente convinta che la Democrazia avesse in sè gli strumenti per rinnovare se stessa.

Io sono profondamente convinta che oggi, da un lato il ruolo e la presenza delle donne in ogni campo della vita economica, sociale, politica, la difesa della loro autonomia e della libertà femminile, dall’altro la capacità della classe politica e delle classi dirigenti di questo Paese, di stare al passo con i mutamenti globali, sociali, economici, culturali, anche rinnovando la funzione Parlamentare, la partecipazione, della relazione tra elettori ed eletti, siano due cifre fondamentali della qualità della Democrazia, una qualità che non è mai scontata, e speso sotto attacco con linguaggi e con azioni , e credo che questa Signora della repubblica, della Sinistra, della Nazione ci abbia lasciato una eredità che abbiamo il compito di custodire e di rinnovare nella nostra funzione parlamentare, nel merito e anche nello stile da adottare nel Paese e dentro a questa aula. 

 

Susanna Cenni

29 dicembre 2019