Vittoria Titomanlio

di Rosa Jervolino Russo


La vita e gli interessi politici di V. T. si dividono soprattutto fra due comparti: il mondo del lavoro con particolare riguardo all'artigianato ed il mondo dell'istruzione.


Nata a Barletta nel 1899 per lunghi anni è attiva nelle organizzazioni cattoliche e nel mondo del lavoro che, all'interno della realtà del Sud ampiamente deindustrializzato, si sviluppò in modo notevole intorno intorno all'artigianato allora non ben regolato e scarsamente protetto. Questo spiega l'interesse e l'azione che su di esso la T. svilupperà sia durante i lavori della Costituente, sia nelle quattro legislature nelle quali verrà rieletta alla Camera dei Deputati con un numero sempre crescente di preferenze.


Di professione insegnante elementare fu eletta nel Collegio di Napoli-Caserta. Alla Camera, iscritta al gruppo della Democrazia Cristiana, fa parte delle Commissioni Lavoro e Previdenza Sociale, Istruzione e Belle Arti, Industria e Commercio. Ha partecipato inoltre alla commissione per la Disciplina giuridica delle Imprese artigiane e a quella parlamentare consultiva per l'Assicurazione obbligatoria contro le malattie per gli artigiani, riuscendo così a dare una base di certezze normative al comporta di cui si interessava e ad assicurare ai lavoratori del settore il basilare diritto alla salute.
La sua lunga militanza nell'Azione Cattolica e nelle organizzazioni di volontariato la portavano a conoscere in modo diretto e pieno i problemi della città che la aveva  eletta in Parlamento e le necessità dei suoi cittadini e con questo bagaglio di sensibilità e di esperienze diede un contributo significativo ai lavori della Commissione per i provvedimenti su Napoli, istituita nella III legislatura.


Il suo lavoro al parlamento è stato particolarmente intenso. Ha, infatti, presentato 299 progetti di legge dei quali 60 come prima firmataria; di questi 65 sono divenuti legge.
Nelle quattro legislature nelle quali è stata alla Camera (1948/1953; 1953/1958; 1958/1963;1963/1968) ha fatto 243 interventi.


Propagandista nazionale dell'Azione Cattolica viaggia di continuo per l'Italia tenendo corsi e relazioni in un periodo in cui i rapporti con il fascismo diventavano sempre più duri e difficili fino alla rottura definitiva con la chiusura dei circoli di azione Cattolica nel 1931.


Dopo il 1943 diviene Consigliere nazionale dell'Associazione Italiana Maestri cattolici e segretaria provinciale dell'ACLI.
E' inoltre dirigente di vari Enti come l'ACAI (Associazione Cristiana Artigiani Italiani) e l'INIASA (istituto Nazionale per l'Istruzione e l'Addestramento nel settore Artigianato).

31 agosto 2016