Si è spenta a Trento Raffaella Fioretta

Ciao Raffaella, amica carissima, protagonista instancabile di tante battaglie per l'emancipazione femminile, al servizio della cultura e del cinema italiano


E' mancata il 5 febbraio in un ospedale di Trento Raffaella Fioretta. Una  amica, una compagna con cui ho condiviso tanti anni di impegno politico a livello nazionale, nell’allora Pci di Enrico Berlinguer e di Adriana Seroni. Compagne di lavoro e vicine di casa, abbiamo condiviso tante battaglie politiche dentro e fuori il Pci, con le donne e per le donne. Ma anche altro: le serate a casa in cui Raffaella con amorevole cura mi aiutava a fare la mamma di due gemelli, Alessio ed Ester, nel cui cuore è rimasta zia Raffa for ever.    Oggi il dolore è tanto perché Raffa era dinamismo, efficienza, disponibilità, gioia di vivere è dunque difficile accettare l’idea che non ci sia più.  Per un po’ ci eravamo perse di vista; si sa va così, quando si cambia lavoro impegno professionale e politico, ma al telefono ci sentivamo e ci eravamo riviste alla Camera dei Deputati quando con la Fondazione Nilde Iotti abbiamo ricordato Adriana Seroni.    Come era contenta Raffa che avessimo ricordato Adriana, che per noi è stata più che la nostra responsabile femminile era stata un mito, il punto di riferimento oltrechè politico,  umano, l’ancoraggio sicuro anche delle angosce della nostra vita di donne impegnate.    Col passare degli anni Raffa aveva accumulato anche tante fragilità e me lo confessò all’iniziativa su Adriana perché non volle intervenire. Temeva di commuoversi usciva da un periodo pesante di angosce familiari per la scomparsa di un suo adorato congiunto e non era ancora pronta per riparlare in pubblico.  Si lei, proprio lei organizzatrice indefessa, sempre in movimento, nel mondo della cultura e del cinema che era diventato il suo mondo professionale.  Aveva messo la propria esperienza a disposizione del mondo della cultura e, in particolare, del cinema italiano, Unendo le doti di simpatia, discrezione, affidabilità e curiosità culturale Raffaella era realmente al servizio della macchina del cinema.    Come ricorda Roberto Cicutto, presidente e amministratore delegato di "Luce Cinecittà":  “Raffaella era conosciuta ed apprezzata da tutti gli operatori per il suo impegno nella costruzione di quegli eventi che fanno la cronaca del mondo del cinema: anteprime, prime, rapporti con registi ed attori, tutta la delicata diplomazia di un evento. Raffaella era una delle persone poco visibili ma realmente al servizio della macchina del cinema italiano. Oggi che non la vedremo più nei mille luoghi da dove sorrideva, capiremo meglio che persona gentile e generosa fosse".    Noi della sezione femminile del Pci di Berlinguer, lo sappiamo quanto generosa, gentile e curiosa, culturalmete mittle europea, fosse Raffaella, con un profondissimo senso di libertà e giustizia, che sono state la cifra della sua esistenza. Ci mancherai tanto Raffa     Grazia Labate      

06 febbraio 2019